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Mi dissocio del tutto dalle recensioni di cui sopra.
Le informazioni fornitemi prima di partire non corrispondevano al vero. A dire del personale dell'agenzia, il numero dei componenti del gruppo era di 30 persone e invece eravamo solo 17 (tra cui anche un 23enne a cui era falsamente garantita la presenza di coetanei). Sempre a loro dire,
il gruppo era composto per lo più da professionisti, anche questa informazione non veritiera. Con tutto il rispetto per ogni persona e per il lavoro svolto da ciascuno, trovo assurdo pensare di poter amalgamare un gruppo solo perché composto da single. L'essere single non è un modo di essere, una caratteristica, è solo uno status e spesso temporaneo. Magari, chissà, se il gruppo fosse stato più numeroso, ci sarebbero state maggiori possibilità di incontrare persone con
interessi affini ed in tal caso forse sarebbe stato piacevole intrattenersi un po' anche con chi non li aveva. Insomma, io vado in vacanza dal lavoro ma non mando in vacanza altrove il mio cervello, i miei interessi e la mia personalità.
Sono consapevole del fatto che ciò che dico possa essere 'impopolare' ma purtroppo la verità lo è quasi sempre e sfortunatamente, e forse proprio per
questo, pochi hanno il coraggio di dirla.
Per non parlare poi dell'animatore che intratteneva il gruppo con test del tipo 'sei
fedele, sei geloso ' ecc., insomma di quei test che si trovano nelle riviste presso i
parrucchieri, e con canzoncine scontate sulla barca. Si infastidiva se i componenti
del gruppo cercavano di coinvolgere altra gente con cui magari avevano fatto
amicizia in spiaggia. Se poi si trattava di coppie, citava presunti regolamenti che
ne impedivano il coinvolgimento. Sarà vero? Forse sì, ma in tal caso pensi
l'agenzia a fare in modo che i gruppi siano composti da persone con
interessi in comune e che pertanto non siano costrette a cercare qualcuno con cui
parlare al di fuori del gruppo. Insomma - siamo chiari e sinceri - chi sceglie la tipologia di viaggio per single, dà evidente priorità al desiderio di conoscere gente
piuttosto che al posto dove va in vacanza, altrimenti qualunque viaggio
organizzato o villaggio potrebbe andar bene. Le agenzie che si occupano di viaggi
per single dovrebbero farlo in maniera professionale, formare gruppi composti di
persone con interessi affini sulla base di accurati questionari o quanto meno formare dei gruppi tanto numerosi da garantire a ciascun componente di poter
scegliere le persone con cui trascorrere piacevolmente del tempo. Lo stesso
dicasi per l'animatore che, invece di riproporre settimanalmente i test e le
canzoncine, dovrebbe essere in grado di adeguare le attività alla diversità delle
persone. E se tutto ciò non fosse possibile perché antieconomico, le agenzie non
sono comunque esonerate dal fornire corrette informazioni a chi, come me, le
richiede espressamente. Per concludere, la sensazione spiacevole con cui sono
tornata a casa è di essere stata vittima di una macchina per fare soldi e, cosa
assai più grave, di essere stata derubata di una preziosa settimana delle mie
ferie. Per carità, tutto normale, tutte le agenzie hanno uno scopo di lucro ma tutte sono tenute a fornire informazioni veritiere. Per di più, nel caso in oggetto si
specula sulla solitudine della gente e...ciò rende tutto molto più triste. Per quanto mi riguarda, preferisco andare in vacanza con i miei amici. Saranno sposati e avranno tre bambini a coppia ma potrò fare una bella conversazione e non sarò costretta a cantare 'Rosina mia, Rosina mia, che belle minne e che culo ch'avia' per non sentirmi una persona asociale. E il mio cervello verrà in vacanza insieme a me!