vergognatevi tutti voi di meetic

E' praticamente una macelleria dove si vende carne, non un sito di incontri. fate molta attenzione perchè oltre a costare molto caro avrete solo proposte di uscitine veloci e di accoppiamento. gli uomini sono solo in cerca di sesso e ti insultano se gli hai capire che non vuoi.
sono iscritta da aprile e vi dico che non solo non sono filtrati i profili, ma che sono falsi, con foto vecchie, con depravati, uomini psicotatici e pericolosi..... nella maggio parte dei casi..... ossia il 99%
credo che la serietà dell'azienda meetic si debba vedere anche attraverso quello che pubblicizza. in tv si vedono figure di dolci coppie che danzano...... ma quale schifezza pubblicizzate. è una truffa, un inganno....... VERGOGNATEVI!!!!! E' L'UNICA PAROLA CHE SI ADDICE

Pros
NESSUNO

Cons
- SOLO PROPOSTE DI SERATE CON SESSO IN MACCHINA O DA LEI POSSIBILMENTE
- PERICOLOSO PERCHE' I PROFILI SONO FALSATI CON FOTO INESISTENTI
- PERICOLOSO PERCHE' SE ESCI CON QUALCUNO TI RITROVI CONTRO UN UOMO CHE TI INFILA LE MANI TRA LE GAMBE E NON PUOI CERTO DIFENDERTI OPPURE URLARE VISTO CHE SE SI HANNO 48 ANNI NON SI E' BAMBINE
- OFFENSIVO PER CHI SI ISCRIVE PER AVERE UNA COMPAGNIA EDUCATA E GARBATA
- SITO PIENO DI UOMINI SPOSATI CON FIGLI CHE PALESEMENTE CHIEDONO PRESTAZIONI
- UOMINI GIOVANI CHE CERCANO DONNE MATURE PER SESSO O PER FARSI PORTARE A CENA
- TANTE ALTRE COSE DI CUI E' MEGLIO NON SCRIVERE

Visita Meetic Recensioni sulla Meetic

392 Risposte


Elle per quel che mi riguarda non ho mai ripagato nessuno con la stessa moneta visto che falsità e maschere non riesco proprio ad averle. Senz'altro però non mi sono fatto scrupoli ad allontanare persone diciamo poco corrette.
Esperienze devastanti non direi proprio di averne avute con le donne, o forse non le ho recepite come tali, o forse non mi sono mai andato a cacciare in relazioni pericolose... O forse fortuna.
Ho sempre descritto una realtà legata a meetic e simili.
Poi si sfocia inevitabilmente in problemi sociali, che sono, a mio avviso, sotto gli occhi di tutti, ma secondo me i siti d'incontri non fanno altro che peggiorare la percezione del mondo, rischiando di togliere autostima, speranza e quel l'ottimismo che è sacrosanto per star bene prima di tutto con se stessi e, forse, di conseguenza anche con un'eventuale partner giusto.

Debbo dire che la solitudine ha un risvolto meraviglioso sulla mente umana: le conferisce un'abilità d'analisi, senso critico e saggezza, che in altri contesti sarebbero impensabili da raggiungere pure per un sociologo od un filosofo da salotto televisivo.
I vostri commenti di oggi, sono un m'illumino d'immenso.
Black, il tuo penultimo post è come traforo nelle viscere di una montagna, porta aria e luce dove regnava il buio.
Molto, molto interessante.

Elle, eccome ci sono altre persone che leggono i nostri post, ma si astengono dall'intervenire, forse per timidezza, mancanza di tempo, o paura di essere risucchiate dai turbinii delle nostre critiche e spudorate verità.
Tu ne sei l'esempio, Elle. Fino a qualche giorno fa ci leggevi, ma non intervenivi.

JB, io e te cavalieri del Sacro Graal?
Rimaniamo semplicemente cavalieri, che è già molto difficile trovare una dama, figuriamoci il Graal!
:-)

Black, sai quale penso sia stato esattamente l'anno in cui gli eventi del vivere sociale hanno subito una drastica accelerazione al cambiamento, tale da farci rimanere completamente disorientati e frustrati?
Il 2001.
Con l'attentato alle Twin Tower di Manhattan, tutte le nostre sicurezze sono venute meno, in qualsiasi ambito del vivere sociale e di relazionarsi con gli altri.
É aumentata la percezione del pericolo, del non sentirsi a proprio agio, di vivere continuamente come se qualcosa di ancor più spaventoso ci dovesse piombare addosso.
Sta di fatto che effettivamente il mondo non è stato più lo stesso e che mai, come nell'ultimo decennio e più, si era mai visto nella storia umana, un crescendo così improvviso di aggressività ed atteggiamenti folli da parte di tantissime persone!
Anche a livello geopolitico e diplomatico fra le nazioni del mondo, le relazioni si sono fatte molto tese e di continua allerta.
E poi il terrorismo, l'Isis, le tante guerre in Medio Oriente, l'invasione di genti e clandestini nel nostro paese e in Europa, la crisi economica, che da un momento all'altro potrebbe avere una caduta ben più peggiore, i governi non eletti da nessuno, il fermento nazionalista e secessionista in molti stati.
Sì, credo seriamente, ne sono certo, che l'origine di questo malessere generale abbia avuto genesi nel 2001, o se non altro, da quell'anno in poi, tutto abbia preso un'accelerazione incontrollabile, finendo per coinvolgere inevitabilmente anche gli stati d'animo, i sentimenti ed il rapportarsi con gli altri.

Ti ringrazio Gabriel. Ho paura che la sociologia e filosofia da salotto TV sia oggigiorno inevitabilmente tarata su ciò che il pubblico vuole sentire, ossia il perbenismo e il politicamente corretto...in fondo lo spettacolo, ma anche l'editoria sono ormai semplici attività commerciali. Non credo proprio che chi scrive o parla sia necessariamente convinto di quello che dice. D'altra parte bisogna catturare sempre più spettatori per far sì che il produttore del fustino di detersivo paghi lo spazio pubblicitario!!

Cari Figlioli e Figliole
..è il vostro Orangejuice che vi parla col cuore, evangelicamente, gandhianamente. Sento le vostre Voci e vi esorto ad esser portatori di Pace.

Bene, adesso passiamo alle cose serie : Elle, ADORO le Donne dotate di senso ironico in primis verso loro stesse. Ma ne ho incontrate molto poche ahimé.. e tutte felicemente sposate, fidanzate ecc (... vorrei ben vedere !).
Nessuna critica anzi..se il livello argomentativo sale ottimo; il mio riferimento a certi ambienti -per me- intellettualmente opprimenti ed estremamente autoreferenziali si basa su esperienze vissute nel corso degli anni. Era JB ad aver citato la peculiarità "poetica" della persona da lui conosciuta ed io mi son permesso di condividere alcune mie impressioni. Ma se ti ricordi nella chiusa al commento avevo aggiunto che [...] “Io parlo in base alle persone da me conosciute in tali ambienti, quindi x esperienza diretta..magari sarò stato sfortunato eh ??”. Tutto qui.
Per il resto concordo sul tuo pensiero ed aggiungo che è vero : ripagare darà soddisfazione immediata e l’orgoglio ne trarrà giovamento ma il gusto amaro rimane. Vedi..ad un certo punto diventa un moto di ribellione, è quel BASTA ! tanto volte fatto morire in noi che emerge qualora la situazione lo richieda.

Sarò ecumenico adesso... il buon Black possiede intuito ed è buon Profeta. Mai percepita come ora tanta solitudine collettiva, senso di vuoto e paure assortite. Psicofarmaci & guru assortiti (psicologi, psicoterapeuti, personal coach, piennellisti, trainer della “crescita personale”) non hanno avuto mai così tanto successo. Nella hit parade dei malesseri svettano autostima assente, insicurezza e senso di fallimento personale. In un mondo dove l’immagine sostituisce il contenuto, dove anzi il contenuto E’ l’immagine stessa cosa si può pretendere ?



Care Figliole e Figlioli... è tardi ed è giunta l’ora che io mi ritiri. Pace e Bene e se troverete qualche lacrima da asciugare dite una parola buona.
Fate come Me

San Orange da Juice

@JB
Sul tema « Le donne, mediamente, sono molto più esigenti e selettive degli uomini, per il semplice motivo che ricevono più richieste di loro. Dipende dalla natura ? E' un fatto culturale ? »
Onestamente ? Sono una donna ma non ne ho la più pallida idea !!
Sarà che non mi riconosco per nulla nella descrizione delle persone che avete avuto la (s)fortuna di incrociare su Meetic o siti affini, quasi parlaste di una razza aliena tanto sono diverse da me. Quindi per deduzione logica, visto che invece sono umana come loro, dovrei dire che non dipende dalla natura ma da un fatto culturale.
O forse più precisamente dall'ignoranza intesa come mancanza di conoscenza. Alla quale oggi si aggiunge la già citata visione deformata della realtà - alimentata da web/TV/stampa di serie B e ormai anche di serie A - che probabilmente fa alzare il tiro delle pretese del genere femminile e le fa camminare in una sorta di visione onirica a qualche metro da quel suolo che invece dovrebbero calpestare se avessero una prospettiva più realistica della loro vita e delle loro possibilità concrete in merito agli sviluppi sentimentali attuali e futuri.
Come già qualcuno suggeriva queste pulsioni dell'Es freudiano (occhio che non voglio fare l'intellettuale, n.d.r.), che le porta alla ricerca del soddisfacimento dei propri bisogni con una visione assolutamente egoistica, probabilmente comportano quelle forme di sadismo (spero non sempre intenzionale altrimenti siamo messi veramente male, voi e noi), che alcuni hanno descritto perchè testato in prima persona.
Mi spiego : JB ha raccontato della sua recente esperienza, se non ho capito male era disposto ad offrire molto a quella persona. E penso che l'abbia comunicato o trasmesso o fatto perlomeno intuire. Ora, quello che posso dire da un punto di vista femminile è che con una prospettiva di questo tipo davanti, che normalmente dovrebbe essere rosea e allettante, se la ragazza/donna in questione si è addirittura presa gioco dei suoi sentimenti illudendolo è probabile che inconsciamente questo sia stato fatto proprio perchè l'offerta (come la chiami tu JB) era troppo chiara e manifesta.
E qui si ritorna alla vostra conclusione che ci sia qualcosa di patologico nel comportamento femminile, di contorno e insano e su questo non posso che darvi ragione.
La/e causa/e ? troppe ormai e interconnesse tra loro.
Il rimedio ? Chi lo trova corre il rischio di diventare addirittura poligamo se si applica.
La soluzione per aggirare il problema ? Per quello che può valere l'augurio di trovare persone meno complicate. Ce ne sono ancora (ma forse in effetti non online) ma devono essere persone non « drogate » dai social, dalle app, dai loro cellulari, dall'ansia di uniformarsi ai dettami e agli standard imposti da altri.
Persone ricche di una merce in via di estinzione e non acquistabile in nessun sito o negozio: personalità.

Gabriel sono d'accordo che l'11 settembre del 2001 abbia innescato una crisi di livello epocale in tutto il mondo. In effetti è cambiato tutto in peggio. È stato come un divisorio fra il prima e il poi.
E tutto questo mi pare anche evidente, è nella storia e nei fatti che ne sono conseguiti, ma probabilmente c'era già qualcosa che non andava perchè c'è anche da dire che fino agli anni 80 c'era la guerra fredda e si sfiorò veramente la terza guerra mondiale, ma per qualche motivo c'era meno 'pressione' e più ottimismo reale e infatti in Italia ci fu un boom economico senza precedenti, con gente che davvero aveva voglia di vivere, di fare...

@ Elle: non vorrei apparire stucchevole tornando ancora sulla mia disavventura. Ma visto che l'hai citata ne traggo spunto per un piccolo excursus. In 43 anni qualche donna l'ho avuta e il dato che mi ha compito maggiormente è stato l'alto tasso di autolesionismo. Da qui ho tratto il mio famoso paradosso, che recita più o meno così: "Tutti cercano l'infelicità ma non tutti la trovano". E' incredibile quante persone siano spaventate da una possibile felicità. Io parlo delle donne perché è con loro che ho avuto a che fare, ma suppongo che la stessa cosa accada anche a moltissimi uomini. Non fraintendermi: non ho la presunzione di pensare che qualsiasi donna sarebbe felice di avermi al suo fianco. Oltre tutto ho un carattere introverso e uno stile di vita molto particolare ... Ma quando mi guardo in giro e vedo quello che tante donne subiscono (tradimenti, maltrattamenti, deprivazione affettiva) mi sento disorientato e non riesco a capire ... Sono monogamo per natura e quindi estremamente fedele. Affettuoso, dolce, romantico ... ho tanta voglia di costruire e non scappo di fronte ai problemi. Possibile che un qualunque mascalzone ottenga risultati maggiori di quelli che ho conseguito in 43 anni ?
@ Black: Sì; come ho scritto nel mio post siamo una generazione di passaggio. La rivoluzione informatica ha cambiato le nostre vite. I vantaggi pratici sono stati enormi, ma le conseguenze a livello sociale sono state nefaste. Attraverso Internet abbiamo acquisito un nuovo modo di relazionarci con gli altri e lo abbiamo esportato nel mondo reale. Queste modalità sarebbero accettabili se restassero confinate nell'ambito del mondo virtuale... trasferite nella vita di ogni giorno causano incomunicabilità, solitudine, appiattimento emotivo e effettivo.

C'è un oggetto che viaggia velocissimo nell'universo e che si allontana sempre più da noi, è un manufatto costruito dall'uomo e che ha già oltrepassato il nostro sistema solare, proiettandosi nella Via Lattea. Di lui si sono perduti i contatti radio già da diversi anni, tanta è la sua remota distanza. Mai più tornerà indietro. Perpetuamente viaggerà nell'eternità.
É il satellite Pioneer 10.
Quanto mi ha sempre affascinato la storia di questo proiettile sparato oltre il buio, più in là dei limiti dell'immaginario umano, dove mai l'uomo potrebbe giungere.
Al di là dei confini della paura, del mistero, il Pioneer 10 continua la sua forsennata corsa.

Pure io continuo la mia corsa proiettato verso il nulla.
Ho oltrepassato ogni limite: il dolore, la solitudine, la depressione, l'annichilimento, ed in questo spingermi sempre più in là, nelle tenebre, niente mi mette più inquietudine.
Conto gli anni che mi separano dall'ultimo contatto con la mia ex, ed anche se per la ragione umana, potrebbero sembrare pochi, per me non lo sono affatto. Questo tempo dispiegato nel cosmo, equivarrebbe ad un grandissimo spazio, quanto la distanza del Pioneer 10 dalla Terra.
L'ultimo contatto sereno con la mia ex, non ricordo più quando fu, né in quale circostanza avvenne, ma certamente dev'essera stata l'ultima mia illusione che potesse durare in eterno.
Invece l'eterno è adesso, in questo continuo sconfinare verso l'ignoto.
L'ultimo segnale che lei m'inviò fu: "Ci sono dei momenti in cui mi dai vera gioia che neanche tu te ne accorgi di darmi, ma poi, con queste litigate..."
Le trasmisi la mia risposta, domandando quali fossero, che da quelli si sarebbe potuto tornare indietro e ripartire, ma a quanto pare m'ero già troppo allontanato nello spazio, poiché più alcuna replica mi giunse.

Ed il mio pensiero va a quel satellite disperso in qualche angolo dell'universo, che mai più tornerà indietro, come la risposta alla mia domanda.

Posso fare un rewind su quello che ho scritto nell'ultimo post? Mi sono riletta e non mi piace quello che ho scritto sulle donne, era un giudizio troppo superficiale e forse lapidario.
Non che quello che scriverò adesso sia più chiarificatorio ma ci ho riflettuto un po' di più ieri sera e mi piacerebbe aggiungere qualcosa.

La domanda di JB era sul perchè le donne sono più esigenti e selettive degli uomini e sul fatto che questo possa dipendere o meno dal maggior numero di richieste che ricevono (il secondo aspetto però non lo toccherò).
Io penso che la donna, al di là dell'epoca in cui vive o è vissuta,sia comunque molto spesso una figura doppia se non multipla – per molti versi incongruente ed imprevedibile (e chi lo sa se non sia proprio questo aspetto che in fondo attrae l'uomo) – in quanto racchiude dentro di sé caratteristiche che sono agli antipodi tra di loro: tra queste il pragmatismo e il fatto di essere una eterna sognatrice. Da una parte c'è la necessità di tenere i piedi per terra, risolvere problematiche quotidiane, incombenze di ogni tipo che molto spesso si ritrova accollate di default: sicuramente questo gli deriva dal ruolo che ha dovuto svolgere dall'alba dei tempi.
Dall'altra c'è il perenne desiderio di qualcosa di meglio, a volte di poco chiaro e indefinito anche per loro stesse e proprio per questo più attraente: il bisogno del sogno, della favola (antica o moderna, che sia romantica oppure solo materiale come l'idea che la felicità possa essere legata unicamente al benessere economico).
Mi direte che anche gli uomini non sono tanto diversi da così: probabilmente è vero, la differenza penso stia nel come questi atteggiamenti si manifestano, si sovrappongano, si intreccino TEMPORALMENTE. Sarebbe interessante se si potesse monitorare questo fenomeno con un tester: credo che il diagramma che ne uscirebbe se si usassero due linee di colori diversi sarebbe per l'uomo composto da tracciati in cui a tratti il fattore predominante (pragmatismo) si attesta su un valore costante, come se entrasse in modalità stand-by e a quel punto c'è una ripresa dell'altro fattore, magari anche con un fenomeno di picco, che poi rientra rapidamente.
Nella donna temo che in molti casi i tracciati sarebbero illeggibili talmente le linee si sovrapporrebbero in maniera convulsa e con andamenti irregolari, non associabili all'esperienza che il soggetto sta vivendo in quel momento temporale. E questo è quasi inspiegabile perchè per logica non puoi essere contemporaneamente le due cose, è disorientante osservare qualcuno che fa o dice qualcosa e poi dice o fa l'esatto opposto.
Disorientare gli altri...quando si parla di battaglie questo diventa uno stratagemma per confondere il nemico, lo stesso vale in certi sport (a squadra o individuale). Ma nelle relazioni umane? Quale risultato può dare se non creare fraintendimenti gratuiti e spesso anche dolorosi?
Penso che una “bella” persona, nel momento in cui questo avviene su temi legati alla coppia, cercherà di aiutare il proprio partner a capire oppure cercherà coscientemente di splittare queste attitudini comportamentali in maniera che abbiano tempistiche diverse e i nostri pensieri e le nostre azioni diventino così più facilmente interpretabili da chi ci sta vicino.
Cercherà insomma di fare uno sforzo per non creare un momento di black-out relazionale.
Probabilmente molte donne non fanno questo sforzo e, anzi, amplificano gli effetti magari godendo nel vedere il disorientamento che hanno creato, senza rendersi conto che la maggior parte delle volte è controproducente agire così perchè finisce solo col penalizzare loro stesse.

Tornando al tema iniziale: l'essere più esigenti penso che sia dovuto proprio a questa sovrapposizione di atteggiamenti. Se una persona da subito mette sulla bilancia l'altro, ne pesa le caratteristiche fisiche, economiche, intellettive,comportamentali, etc. (che peraltro non sono quasi mai di immediata lettura, anzi...a volte non basta una vita intera!) e rinuncia a splittare appunto nel tempo questa “analisi” perchè ha già attivato tutti i suoi sensori percettivi e atteggiamenti mentali (sovrapposizione diagramma a linee) la conseguenza è il diventare esigenti e ipercritici in pochi istanti per evitare il rischio di un probabile “spreco” di tempo e di energie.
E si sa che il valore del TEMPO è aumentato in maniera esponenziale oggi...

Credo che lo scindere i pensieri, l'analizzare separatamente e soprattutto in tempi dilatati le caratteristiche dell'altro (perchè solo questo spesso può permettere un'obiettività vera), il darsi e dare una possibilità concreta di farsi conoscere, possano portare a rivedere le proprie esigenze, la propria scala di valori. Una scala che si può ritarare molte volte perchè non penso debba essere assoluta, ma si può rimodellare e ricalibrare a seconda di chi ci sta vicino perchè nessuno è mai uguale a qualcun altro che abbiamo conosciuto in precedenza.

That's all!

Buona giornata

P.s. piccola delucidazione: nonostante i termini che ho usato non considero le persone delle cavie da laboratorio :)))

@ Elle:
Complimenti per il tuo post. E' uno dei migliori interventi che abbia letto: rivela profondità e capacità di analisi e contiene innumerevoli spunti di riflessione. Condivido in pieno la tua conclusione e aggiungo un corollario relativo al mondo virtuale.
Le dinamiche che hai descritto le ritroviamo anche nei siti di dating, ma ancora una volta sono amplificate dal contesto. Non mi riferisco alla sproporzione fra domanda e offerta, che in quei siti diviene mostruosa e su cui mi sono già soffermato nei precedenti interventi. Mi riferisco alle peculiarità del mondo virtuale: l'assenza di contatto fisico, la mancanza di riferimenti precisi, il ruolo svolto dalla proiezione e dall'idealizzazione. Il primo punto è fondamentale: nessuna emoticon potrà mai esprimere le sfumature di un sorriso, che può essere ironico,affettuoso, giocoso, sarcastico ... Non a caso le mitiche "faccine" si stanno moltiplicando a dimisura, nel tentativo (purtroppo illusorio) di coprire una gamma di emozioni sempre più estesa e articolata. Le incomprensioni, i fraintendimenti, gli equivoci, sono ancora più numerosi che nel mondo reale. L'incomunicabilità raggiunge picchi ancora più elevati. I segnali che riceviamo dalle donne sono ancora più ambigui, confusi e contraddittori e questo fatto ce le fa apparire ancora più incontentabili. La conversazione in chat, che è il tipico modo di interagire in questi siti, ha qualcosa di alienante e di vagamente surreale. Basta una emoticon di troppo (o assente o male interpretata) per interrompere un dialogo sul nascere. Il risultato ? Le donne, che ricevono tantissimi messaggi e hanno ampia possibilità di scelta, ti mandano all'inferno per un nonnulla ... Non c'è da meravigliarsi, visto che spesso sono impegnate contemporaneamente in due o più conversazioni. Non parliamo dell'esigenza di rispondere in fretta, senza avere neanche il tempo di calibrare le risposte ... Quando ancora utilizzavo Meetic, chiedevo sempre l'indirizzo mail, perché la corrispondenza epistolare è uno strumento molto più umano e infinitamente meno pericoloso.
Tornando al tuo intervento, Elle, hai ragione nel dire che molti uomini sono attratti proprio dall'imprevedibilità delle donne. Lanciare segnali ambigui, contraddittori, incoerenti, è considerata un'efficace strategia di seduzione. Io,a 43 anni, mi sono stancato di questa incoerenza e non so cosa darei per incontrare una donna che si relazionasse con me nel modo che hai descritto.

@Elle , perdonami la domanda perchè forse mi sono un po perso: tu sei mai stata iscritta su Meetic ? :)

@ Maury:
a differenza di molti di voi l'ho scoperto da pochissimo, meno di un mese fa.
Ho frequentato qualche chat più di 10 anni fa, le prime insomma, ma non quelle di incontri: quelle create con scopi completamente diversi ma che in qualche caso, per qualcuno, si sono trasformate in un'occasione per conoscere gente che aveva già in partenza passioni simili (non che questo sia necessariamente fondamentale per piacersi). A me non è andata bene...

Dopo di allora non ho mai cercato conoscenze attraverso il web, e non ho problemi ad ammettere che quando ne sentivo parlare da qualcuno ho sempre pensato che fosse una "soluzione" piuttosto triste.

Non è che mi stia ricredendo, soprattutto dopo aver letto un pò di recensioni in giro: per molti versi mi si è delineato un panorama ancor peggiore.

Tornando a Meetic: ho letto del sito da qualche parte o mi è arrivata una mail pubblicitaria (non ricordo neanche) e così mi sono iscritta ma senza fare nessun tipo di abbonamento, solo per dare un'occhiata.
Di conseguenza avendo solo un accesso con molte limitazioni ho visto che non potevo rispondere neanche volendo alle persone che mi incuriosivano. Ho chattato solo con chi, presumo, aveva un abbonamento già attivato: sapete già che i tentativi di contatto sono molteplici per le donne, probabilmente ancora di più quando sei una nuova iscritta.
Quindi già così le conversazioni erano sufficienti per cominciare a farmi un'idea, che poi era il mio obiettivo. Ho capito infatti che molte persone che mi hanno contattata fraintendevano il mio silenzio (che magari non era voluto, ma conseguente all'assenza di abbonamento), oppure che altri che esordiscono con una calma serafica appena neghi un contatto extra chat (email o cellulare) si spazientiscono e se la danno a gambe immediatamente.
Così come non ci vuole un genio a capire che ci sono molti utenti che hanno relazioni in corso pur definendosi liberi, oppure che ci sono profili che in qualche modo sembrerebbero "finanziati" dal sito perchè sono sempre online e ti scrivono mille volte ricominciando da capo lo stesso discorso perchè si sono già scordati di averti contattata o di averti detto delle cose.
Diciamo che qualche settimana di prova mi sta facendo già passare la voglia di continuare: le poche persone che mi "ispiravano" e che hanno usato parolone prima dei tempi (già questo ti fa alzare le antenne) si sono dileguate per qualche motivo, e la sensazione di vuoto che ti rimane non è assolutamente piacevole anche se sei solo all'inizio di una conoscenza.

Non ho incontrato nessuno dal vivo, e forse non ho ancora deciso se voglio farlo davvero (sì, sono indecisa e incongruente come le donne che ho analizzato nel post precedente): ma non l'ho mai nascosto in chat, quindi non mi sento di aver ingannato nessuno. Sta solo alle persone farmi cambiare idea, se riescono a convincermi con quello che scrivono o che dicono (visto che il fare non è contemplato in quella fase).

E' come se uno dovesse comprare a scatola chiusa qualcosa...Meetic idealmente è un servizio: ecco, io prima di acquistarlo (e non è solo una questione di soldi perchè sarebbe veramente triste pensare che il trovare una persona piacevole debba costare meno di quello che si deve pagare per un abbonamento) voglio vedere come funziona.
Se ci fosse stato un modo diverso, anche senza doversi registrare ma potendo accedere solo per dare un'occhiata agli iscritti e alle modalità di conversazione, l'avrei usato. Ma tant'è...

Leggendo in giro le primissime valutazioni sul sito mi era sembrato di capire che fosse un pò più serio di altri e che gli iscritti fossero di livello leggermente superiore (intellettivamente parlando), o quantomeno che ci fosse anche gente che non cerca spudoratamente solo storie di sesso perchè non è quello che mi interessa.

Ora come ora non ho ancora capito se "rivalutare" questo genere di strumento virtuale, se non devo demonizzarlo ma equipararlo, come mi ha scritto qualcuno, al bar di una volta dove potevi cominciare a scambiare due parole con uno sconosciuto senza pensare che quello che si stava rivolgendo a te fosse necessariamente un maniaco, un ladro, un malintenzionato come purtroppo succede spesso oggi.

L'ago nel pagliaio a cui accennava JB penso che esista davvero, non so se ho l'energia ed il tempo per cercarlo qui. E voi mi confermate che la strada è lunga ed impervia...

Scusami se sono stata un pò logorroica ;)

@ Gabriel: il ruolo svolto dalla proiezione e dall'idealizzazione, come hai scritto benissimo tu, credo sia il problema principale che non fa funzionare questo sistema di conoscenza oltre agli altri che hai analizzato e che condivido piemente.
E questo temo sia amplificato nelle persone sensibili, con rischio conseguente di delusione amplificata.

@Elle , immaginavo che tu fossi una outsider . Se non hai fatto incontri con persone conosciute via internet , davvero non hai ancora visto nulla :)
Del resto (e senza offesa) se si deve approcciare il mondo degli incontri on line con tutti i discorsi che hai fatto tu tra i vari commenti, diciamo che il rischio di non arrivare da nessuna parte è abbastanza alto :) Diciamo pure che farsi troppe seghe mentali non aiuta e questo infatti non ha aiutato nemmeno buona parte delle donne che ho incrociato virtualmente e non. Troppe premesse, troppi se, troppi ma e troppi "non so". Anni fa si entrava in una chat in modo assolutamente spontaneo e con la curiosità di conoscersi. Ci si divertiva e ci si incontrava anche fuori dal web. Oggi è tutto troppo complicato, analizzato, messo sotto la lente di ingrandimento e infatti...incontri non se ne fanno e quando capitano sono quasi sempre disastrosi. Quello che continuo a non comprendere è perchè tutte le donne che ho conosciuto on line mi dicevano di ritenere "triste" quel modo di conoscersi. Se una cosa non ti piace o non la condividi a prescindere, è inutile farla. Secondo me la verità è che le alternative a quel modo di conoscersi PURTROPPO scarseggiano, soprattutto quando non hai più 30 anni. Internet, come tutte le cose, ha avuto il suo momento di apice ma adesso è in caduta libera. Quello che ancora non vedo sono le alternative.Magari è pure una questione che siamo diventati troppo comodoni e ci siamo disabituati ai rapporti umani non mediati da una tastiera!

@Maury, di persone ne ho incontrate dal vivo ma solo nelle prime esperienze di chat. Queste conoscenze mi avevano lasciato un tale amaro in bocca da non aver più avuto voglia di tentare nuovamente.

Il fatto di ritenere "triste" questo modo di conoscersi è sicuramente un pregiudizio dettato dalla mancanza di conoscenza e dal fatto che in qualche modo chi lo usa spesso deve ammettere contemporaneamente di avere dei problemi (o magari solo sfortuna) nei canali tradizionali di conoscenza.

Il fatto di farsi troppe domande o seghe mentali: ogni giorno vengono create pagine web dove viene recensito qualcosa, qualche luogo, qualche prodotto, qualche servizio. Ormai non acquistiamo più nulla, a volta addirittura non proviamo un ristorante, non vediamo un film, non ci fidiamo di un tecnico che ci ha sostituito qualcosa facendolo pagare troppo (quanta gente c'è ormai che si compra i pezzi di ricambio da sola?)
Non acquisti un computer, un software, un biglietto aereo su un sito non recensito bene. E' chiaro che bisogna continuare ad usare il proprio discernimento, altrimenti diventiamo delle pecore facilmente intruppabili.
Sta a noi leggere tra le righe ma l'abitudine diffusa a farlo è molto diversa oggi rispetto ad anni fa proprio perchè l'informazione è amplificata e tocca argomenti di ogni tipo a cui si aggiunge l'implementazione dei motori di ricerca che non per niente sono diventati quotati in borsa e con valori commerciali inimmaginabili.

Le domande preventive, i dubbi che posso avere, ce li ho sul sistema non sulle persone. E preferisco farmeli prima anzichè dopo, è solo un aspetto del mio carattere: sono cauta, poi le cazzate le combino lo stesso e mi butto senza paracadute ;)

Maury la caduta libera dei siti d'incontri c'era qualche anno fa, adesso sono proprio finiti.
A dir la verità le chat sono sempre state considerate 'tristi' anche nel periodo del loro massimo splendore. Mi ricordo perfettamente già alla fine degli anni 90 cosa si diceva degli incontri nelle chat che allora erano una novità come internet stesso.
D'altra parte peró nei primi anni c'erano conoscenze più spontanee come hai fatto notare e la presenza di donne problematiche era tollerabile ed io, in passato, ho conosciuto ragazze veramente affascinanti ed interessanti che, senza internet, non avrei mai avuto modo di conoscere. Quando internet era agli albori e non era di massa poteva essere un mezzo efficace per avvicinare le persone, poi tutto è degenerato ed è mutato in un generatore di solitudine e possibili frustrazioni.
I siti d'incontri oggi sono diventati un ricettacolo di profili falsi e di donne con seri problemi. Non so cosa ci possa essere nella parte maschile, ma di certo un uomo normale con buone intenzioni denigra se stesso a far parte di questi siti e alimenta le stesse dinamiche delle quali si lamenta.
Voglio dire un'altra cosa, forse un pó forte, ma noto negli ultimi tempi un grande condizionamento per sottolineare quanto l'uomo e la donna siano diversi. Secondo me sono considerazioni solo distruttive che non fanno altro che allontanare i due sessi.
La realtà è che l'uomo e la donna sono entrambi esseri umani, le differenze esistono, ma non sono così contorte ed incomprensibili come si sente sempre più dire in giro. Forse sono proprio questi condizionamenti che avviano dei processi contorti. Tutti noi siamo vittime dei condizionamenti che ci vengono propinati dalla società, molti vengono proprio travolti.

@ Elle: devi avere scambiato due post. Quello in cui si accenna, seppur di sfuggita, ai meccanismo della proiezione e dell'idealizzazione, l'avevo scritto io, non Gabriel :) Completando il mio discorso, questi meccanismi sono ancora più potenti che nel mondo reale, proprio perché manca un riscontro fisico e i rapporti fra uomo e donna sono troppo cerebrali. Viene perfino da chiedersi se questo tipo di approccio abbia senso ... In fondo l'attrazione fisica è un ingrediente fondamentale: ha senso avviare una relazione virtuale, spendere tempo ed energia per qualcosa di così aleatorio, che potrebbe sciogliersi come neve al sole al momento del primo appuntamento ?
@ Maury: Hai un modo di esprimerti che mi mette allegria, perché sei sempre spiritoso e autoironico... "Se non hai fatto incontri con persone conosciute via internet , davvero non hai ancora visto nulla". Quanto hai ragione ! Io nella mia vita ne ho fatti diversi (una ragazza divenne poi la mia fidanzata, ma ci lasciammo dopo due anni con reciproco disprezzo). Ho vissuto situazioni incredibili, surreali ... tutte storie di ordinaria follia. Pensa che una volta ci mettemmo a piangere tutti e due, perché l'incontro era stato un disastro ed erano emerse tutte le sue nostre fragilità psicologiche. Ricordo personaggi assurdi, ragazze che avevano delle pretese pazzesche sebbene fossero insignificanti sia fisicamente che mentalmente. E tante, tante. tante squilibrate ...
Il paziente è in fase di remissione. Ma il senso di vuoto sarà difficile da colmare.

Per una persona dalla spiccata sensibilità, la fine di una storia d'amore che durava già da qualche anno è paragonabile ad un'esplosione nucleare nella mente e nell'anima, cara Elle.
Perdere una donna, specie per fattori contigenziali esterni alla coppia, come accadde a me, alcuni anni fa, ti porta ad odiare anche il sole al mattino, ti fa andare al lavoro con l'ansia e la depressione, ti toglie la voglia di uscire di casa, di smorza la fame, ti causa insonnia, ti rende cattivo, ti fa apparire strano agli occhi altrui, ti annichilisce giorno per giorno. É un lutto interiore, un pianto silente e non manifesto nella vita quotidiana. A volte ti porta a desiderare di non essere mai nato.

Non ho mai conosciuto nulla di più devastante e doloroso dell'amore, Elle, anche quando stavo bene con qualcuna, poiché quando lei non stava bene o soffriva per qualcosa, ne risentivo anch'io, magari logorandomi in estenuanti pensieri sul come fare per aiutarla, ma anche quando ogni cosa pareva procedere per il verso giusto, vi era sempre una lieve paura in me, che quell'armonia si potesse rompere da un momento all'altro.
Malgrado questo patire e stare male, dico che non sono mai riuscito a trovare niente di meglio dell'amore.
Le sole volte in cui mi son sentito davvero VIVO, è stato proprio quando ho amato qualcuna, (e non mi riferisco al sesso), trovando proprio nell'amore, il solo e unico valore a questa vita scialba.
Lavoro, denaro, viaggi, hobby, amici, carriera, sport e quant'altro, non sono nient'altro che forme per impiegare il nostro tempo, ma che non danno alcuna emozione degna di menzione, quanto anche solo 5 minuti con una persona da abbracciare teneramente e desiderare di vivere in eterno con lei.

Ma purtroppo temo, che ora come ora, almeno per me, sia impensabile di rivivere quei momenti di sublime delicatezza umana, considerando il contesto epocale e sociale in cui viviamo.
Io non m'illudo che questa situazione possa cambiare, di certo non a breve, poiché non vi sono i presupposti, come ho già scritto qualche giorno fa e che Black, in un suo post di ieri sera, ha fornito esauriente spiegazione.

Viviamo tra il crepuscolo del sole che si spegne ad occidente ed il buio carico d'inquietudini che avanza da oriente.

Siamo generazione di mezzo, come scritto da JB, consapevoli di quello che ci siam lasciati alle spalle, ma che ignoriamo ciò che ci attende, pur se intuiamo, già in questo precario intermezzo, che non promette niente di buono.
Non credo di apparire pessimista, se mi limito a descrivere la realtà delle cose.
Per cui è fuori luogo, pensare di trovare l'amore, o di vivere situazioni romantiche o di particolare dolcezza come quelle che io vissi in passato e, suppongo anche voi.

Come puoi germinare la semente della sensibilità, in un substrato sociale infestato da esaltazioni, idolatrie, vanteria, mondanità, narcisismo ed arroganza, come quello odierno?
Certo, l'ago nel pagliaio, come dici tu, Elle, ma il dispendio di tempo, denaro ed energia per trovarlo, va ben oltre le mie possibilità e capacità.
A meno che non intervenga un fattore "X" di portata nazionale o internazionale, tale da risvegliare le coscienze morte, inducendole così a rivedere e a cambiare i loro stili di vita e mentalità, io non vedo alcuna possibilità di cambiamento o di ripristino di una certa "normalità" come lo poteva essere ancora fino a 15/20 anni fa.

@JB , io oggi ci rido sopra e mi fa piacere che tu colga la mia ironia. Io realmente penso che un giudizio sugli incontri via web non lo si possa esprimere se non a fronte di svariate esperienze. A me ne sono capitate di tutti i colori e pensa che sono anche stato uno di quelli che cercavano di fare un minimo di selezione ..certo che per un uomo essere selettivo sul web vuol dire rischiare il livello ZERO incontri ! Pensa se non lo fossi stato (selettivo)... Uno degli incontri più drammaticamente comici fu quello con una tizia conosciuta in chat che girava con foto professionali (=ritoccate) . Quindi all'incontro fu anche difficile riconoscerla. Ovviamente dal vivo era molto più "larga" ..tanto per essere gentile. Ma, a parte questo, notai subito che era tanto loquace al telefono quanto poi dal vivo era silenziosa. Ebbi la pessima idea di invitarla a cena (prima ed ultima volta che ho fatto una proposta del genere ad un primo incontro). La cena fu uno strazio. Silenzi alternati a mie domande per cercare di farla parlare. A un certo punto lei mi fa "mi sono scordata di dirti una cosa, ho un figlio di 10 anni" .. me lo disse come se si trattasse di una piccola inutile dimenticanza del tipo "ho un tatuaggio sulla caviglia" (e sticaxxi..) . Siccome io osai farle notare che era stata poco onesta nel nascondermi questo "dettaglio", questa tizia pensò bene di arrabbiarsi con me e quindi la cena finì in anticipo e dopo che ci eravamo reciprocamente mandati a quel paese. Ad essere onesto all'epoca mi vergognavo anche di raccontare di questi incontri. Oggi ci rido sopra anche perchè ho capito che non dovevo di certo essere io a vergognarmi . Fino a qualche anno fa prendere delle fregature online era una possibilità. Oggi direi che è una certezza

@ Maury: a me è capitato di peggio: una rumena che pareva innamoratissima (colpo di fulmine simulato ?) e che dopo un mese mi rivelò di essere sposata. Noi ci ridiamo per sdrammatizzare, per esorcizzare la sofferenza e anche perché forse è la cosa più sensata. Ma a forza di batoste una persona si logora.
@ Gabriel: Ti sono vicino perché ti comprendo. Per me l'Amore è l'unica cosa che può dare senso alla vita. E a differenza di te non ho nemmeno il supporto della fede religiosa ... Non so che dirti, caro Gabriel. La tentazione di gettare la spugna a volte è fortissima. Sono vicino al punto di non-ritorno, quello oltre il quale c'è solo il vuoto della disperazione. E a 43 anni non è un bel vedere... Forse (sottolineo forse) la salvezza sta in qualche attività creativa. Qualcosa che riempia, seppure parzialmente, il vuoto della nostra anima. Ma non esistono ricette universali. E le emozioni che ti dà l'Amore non te le può regalare nessuno.

JB, noto che sul tema amore la pensiamo in modo idendito, io e te.
Sì, certamente, le attività ricreative, gli hobby, lo sport, l'acculturarsi, tutto agevola a sopperire la mancanza di una degna persona al nostro fianco, ma per quanto tempo?
É come assumere un analgesico, ti toglie il dolore per un pò, ma non va a curare la causa che lo scatena, ed io, oramai, mi son anche troppo assuefatto di "paracetamolo."
La mia Fede religiosa?
Da bambino odiavo andare in chiesa, da adolescente ci andavo saltuariamente, da giovane ci andavo volentieri. C'è stato poi un periodo, seppur breve, in cui mi ero allontanato, in preda a crisi, rancori, rabbia e disordine interiore, ma proprio questi fattori contribuirono a riavvicinarmi a Dio e a ritrovare un pò di equilibrio psicologico.
Fino a qualche anno fa, non avrei esitato a fargliela pagare a qualche tipa scorretta ed ingiusta nei miei confronti, ma da quando ho cominciato a comprendere i valori del Vangelo, la mia rabbia, quel rancore e desiderio di "vendetta" che un tempo mi rendeva schiavo, si è subliminato come ghiaccio al sole.
Ora mi so difendere meglio di allora. Mi bastano poche parole giuste ed efficaci in risposta ad un qualsiasi detrattore in mala fede, uomo o donna che sia, per farlo tacere, a differenza, invece, di come facevo una volta, rispondendo con rabbia, odio o disprezzo, a come venivo trattato.
La Fede dona quiete, saggezza, ponderazione, resistenza,
atarassia.
Cristo docet.

Leggevo i vostri commenti sui vari incontri fatti.
Io tra la fine del 2013 e la fine del 2015, ho incontrato di quelle persone, che se me ne fossi rimasto a casa, sarebbe stato tutto risparmio di tempo e soldi, oltre che guadagno di salute psicofisica.
Tra le tipe paradossali con le quali m'imbattei, devo annoverare una meretrice, (me lo aveva tenuto nascosto!), una collezionista d'incontri, (prima di me ne aveva incontrati quasi una quindicina), una grassa scroccona priva di gratitudine, una sofferente di anedonia, una che insisteva per fare l'amore al primo incontro, ed infine una tipa rancorosa a dismisura col suo ex e con gli uomini in generale.
Ci furono anche tre tipe che mi sarebbero potute andare, ma che ahimé, due svanirono nel nulla, mentre la terza la scaricai io, notando da parte sua un comportamento decisamente scorretto.

Cari amici, stamattina ho cancellato per sempre il mio profilo su Meetic. Finora mi ero limitato a sospendere le ricerche, ma adesso mi sono deciso a dare un taglio definitivo.
In questi mesi abbiamo discusso, ci siamo sfogati, abbiamo analizzato le cause di questo sfacelo. Ma forse non abbiamo mai aggredito il problema alla radice. Io sono giunto alla seguente conclusione: le relazioni virtuali sono profondamente innaturali e estremamente pericolose. Se protratte nel tempo rischiano di diventare perfino alienanti. Non si può prescindere dalla fisicità: siamo creature fragili e complesse in cui la componente affettiva è strettamente connessa con altri fattori (attrazione fisica, gestualità, desiderio sessuale ...). A prima vista la soluzione è molto semplice: ridurre al minimo la fase della conoscenza virtuale e incontrarsi rapidamente con la diretta interessata. Ma anche in questo caso (e non sempre è possibile) il nostro approccio è viziato da un errore di fondo. Quando conosciamo una donna su Internet, non possiamo sapere niente sull'attrazione fisica, sulle emozioni che sono un fatto di pelle, sulla "chimica dei corpi e degli sguardi", come si usa dire oggi ricorrendo a un'espressione piuttosto efficace. Si creano illusioni, speranze, aspettative, che sono totalmente prive di un fondamento reale e questo semplice problema (sottovalutato da molti perché troppo evidente) può provocare esperienze frustranti per non dire traumatiche. Nel mio caso, venti giorni di contatto virtuale hanno creato delle aspettative enormi. Io ne ero ben consapevole, lei tendeva a nascondersi, salvo poi comportarsi in modo atroce al momento dell'incontro. Adesso, a distanza di una settimana, credo di capire che cosa è accaduto nella sua povera testa. Quell'infelice desiderava tanto che l'incontro andasse bene e quando è rimasta delusa (perché io non la attraevo) ha reagito con un meccanismo di scissione. Si è comportata "come se" l'attrazione fisica ci fosse, prospettandomi un futuro in comune e dipingendomi scenette di vita familiare (mi ha perfino invitato a trascorrere le ferie estive insieme a lei). Poi è tornata sulla terra e mi ha fatto sprofondare dal paradiso all'inferno .... Al di là dei suoi problemi psicologici, che l'hanno spinta a comportarsi in modo assurdo, il dato di fatto resta sempre lo stesso: la mancanza di attrazione fisica ha vanificato in un attimo tutti i nostri sogni e le nostre aspettative. Cosa che non sarebbe mai accaduta se invece che su Internet ci fossimo incontrati di persona. ..
Se a questo limite si aggiungono tutte le altre problematiche di cui abbiamo discusso, la conclusione può essere una sola. Il materiale umano è di infimo livello, il disagio psichico raggiunge picchi stratosferici, la sproporzione fra domanda e offerta è talmente elevata da porre gli uomini in una condizione di inferiorità permanente (capisco che questo argomento vale solo per noi maschietti, ma io posso solo riferire la mia personale esperienza). Come ho scritto nella mia recensione,questi siti sono dei demolitori di autostima a pagamento. Io mi sto disintossicando e dopo alcuni giorni di sospensione mi sento già meglio. Certo, alcune ferite restano. Ma sono ben felice di avere imparato la lezione.
Resta da capire (perché li' sta il dramma) cosa spinga tantissime persone a cercare il proprio partner nel mondo virtuale. Concordo con Black - e lo avevo già scritto - quando afferma che la gente non è mai stata così sola. Così sola e così infelice, se l'uso di droghe, di antidepressivi e di ansiolitici non è mai stato così sistematico.

@JB caro compagno di sventure, partendo dal presupposto che il virtuale è purtroppo ormai diventato pane quotidiano, anche io sono arrivato alle tue stesse conclusioni. Se proprio si vuole tentare la strada del dating on line, meglio ridurre al minimo la parte virtuale della conoscenza. Il virtuale infatti spinge tutte le persone ad immaginare cose che spesso poi NON si verificano. Si immagina, si costruisce, si creano aspettative e poi, ovviamente, scatta la delusione (almeno nel 99% dei casi, le eccezioni non fanno testo) . E' pur vero che a prescindere dal web, come già detto, ci sono donne (e anche uomini) realmente incapaci di gestire una relazione. Però la mia impressione è che il web non aiuti affatto. Quello che continua a stupirmi in modo negativo sono i comportamenti infantili di gente adulta. E qui torniamo al discorso della stupidità, immaturità ed inconcludenza delle donne che abbiamo avuto la sfortuna di incrociare.Diciamo che tra i tanti mali della gente sul web, questo è quello che giustifico di meno: la superficialità...soprattutto poi se associata a siti come Meetic il cui intento dovrebbe essere quello di creare coppie durature e invece.... Buon week end!

Grazie Maury; Buon week end anche a te.
Concludo quello che ho scritto nel precedente intervento. Se ci pensate bene, i siti di dating sono uno specchietto per le allodole. L'innamoramento è legato all'attrazione fisica e l'attrazione fisica dev'essere reciproca. Quante probabilità ci sono che due persone incontratesi su Meetic provino reciprocamente una forte attrazione fisica ? Il problema è che l'attesa (soprattutto quando è lunga) crea delle aspettative enormi o comunque sproporzionate alle limitatissime probabilità di successo. Per questo, nonostante tutto, è ancora preferibile il mondo reale. Nella vita reale l'attrazione fisica scatta all'istante e ci vuole poco a capire se è reciproca.
Per le persone fragili e sensibili (e soprattutto per i sognatori) i siti di dating rappresentano una trappola pericolosissima.
Ringrazio il cielo perché ho avuto la forza di tirarmene fuori.

JB : ...alla fine ci sei arrivato pure tu, meglio così. Ora però spero tu non corra a iscriverti su Tinder ! :-)

Pace&Bene Figliole e Figlioli


Visita Meetic Recensioni sulla Meetic

Scrivi una risposta a questa recensione

Inviami un'e-mail quando qualcuno scrive un'altra recensione su Meetic
Inviami una mail quando qualcuno risponde alla mia recensione
Accetto i Termini del servizio